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Come sto, cosa faccio, cosa penso

12 Set
La condizione umana II - René Magritte

La condizione umana II – René Magritte

Avevo forse promesso che non sarei tornato sull’argomento, ma ho un po’ di parole non dette che si sono accumulate in questi ultimi giorni e se me le tengo dentro finisce che fermentano, si incattiviscono e poi mi escono al momento sbagliato e con la persona sbagliata.

L’altra sera l’amica A mi chiede se preferisco che non mi scriva.

Per la cronaca la situazione è sempre la stessa, lei pur provando sentimenti confusi non ha lasciato il suo fidanzato ufficiale, mi fa capire che ci tiene a me, ma allo stesso tempo mi tiene lontano perché vederci faccia a faccia le mette ansia (le ho chiesto se ci vedevamo per mettere un punto alla vicenda, non è dato sapere quando ciò avverrà). Insomma siamo sempre al vorrei ma non posso. Dal canto mio, credo veramente che lei non sappia cosa fare e vorrei semplicemente mettermi nella sua testa: se capissi che è meglio per tutti non ci penserei due volte a tagliare le cime e dirigermi altrove. Ma ciò al momento è chiedere troppo.

Per cui mi chiede se preferisco che non mi scriva.

Al di là della mia risposta (non mi infastidisce se mi scrivi, certo se ci vedessimo sarebbe meglio), il giorno dopo mi è venuto in mente che forse era il caso di ribaltare la domanda.

Mi ha risposto che le fa piacere avere mie notizie, sapere cosa faccio, come sto, cosa penso.

Temo abbia dimenticato di aggiungere “basta che non sia in relazione a me”, ce lo metto io con il mio buon senso e mi comporto di conseguenza, ma sto pensando a tutte le cose che avrei da dire in relazione al “come sto” e al “cosa penso”.

Come sto?

Bene, sinceramente. L’altra sera prima di addormentarmi ero davvero felice. Di quella felicità che ti arriva da dentro e senti che nessuno te la può toccare.

Ma non posso negare che lei mi manchi. Al momento non ci possiamo nemmeno considerare amici, perché gli amici si sentono, si vedono, si parlano. Ed io passo dallo stare bene allo stare meglio, quando parliamo. Di qualunque cosa. È difficile che si facciano discorsi banali, ma ogni volta che parliamo a me vengono idee, riflessioni, pensieri che non avrei mai pensato di avere. Non è facile trovare una persona che ti faccia quest’effetto. Per cui mi manca.

Cosa penso?

Uh, qui si aprono le cateratte del cielo. Non le posso mica dire cosa penso. Non adesso, per lo meno, in futuro forse.

Penso che se voleva recuperare il rapporto con il suo fidanzato non doveva trasferirsi a mille chilometri di distanza. Penso che se dopo anni che stai insieme ad una persona ti devi domandare se ne sei innamorata, allora non è un buon segno.

Penso che se mi permettesse di parlarle da amico, se riuscisse a condividere i pensieri che le girano per la testa, almeno un po’ di serenità riuscirei a restituirgliela. Penso che sarebbe difficile rimanere neutrali ma penso anche che ci potrei riuscire.

Penso che a volte prendiamo tutto troppo sul serio e le persone che davvero ci vogliono bene non si preoccupano se abbiamo fatto la scelta sbagliata e cambiamo idea e facciamo di nuovo una scelta sbagliata e cambiamo di nuovo idea. Tanto fra venti, trenta o quarant’anni vorremo soltanto poter tornare indietro e dirci quanto eravamo stupidi a preoccuparci così tanto di ciò che era meglio fare.

Penso che se il tutto va ancora avanti per molto, alla fine diventerà troppo tardi per qualunque cosa. E penso che sarebbe un enorme peccato sprecare quest’occasione di vedere come va a finire, perché se questa che ho di fronte non è la mia anima gemella non oso pensare quanto splendida e meravigliosa dovrà essere quella vera.

 
9 commenti

Pubblicato da su 12 settembre 2013 in A casa, Riflessioni, Su di me

 

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9 risposte a “Come sto, cosa faccio, cosa penso

  1. Frou Svedese

    12 settembre 2013 at 07:12

    Pensavo che al post precedente parlassi di questo.
    Allora vorrei riciclare il mio commento per questo e aggiungere un in bocca a lupo!

     
  2. Emily

    12 settembre 2013 at 12:18

    Ti capisco in parte, sai… Per quanto riguarda il fatto di aver trovato una persona speciale, ma la situazione circostante è disastrosa.

     
  3. dallacollinaguardosotto

    12 settembre 2013 at 20:52

    Certi tagli sono dolorosi,ma necessari. Soffri,soffrirai ancora un po’, poi ti illuminerai e troverai la persona perfetta per te. Una grande felicitá ti fará scordare un dolore che ,poi,parrá piccolissimo.

     
  4. bastax

    13 settembre 2013 at 14:19

    io resto dell’idea che sia meglio far esplodere tutto U_U ma non ci so fare, però so che le cose tirate per le lunghe non mi piacciono. Ehm, e francamente non ne ricordo col lieto fine :/
    Ma la speranza non muore mai eh :D!

     
    • zubenELG

      13 settembre 2013 at 18:19

      E come darti torto… L’interruttore l’ho già premuto razionalmente diverse volte, ma tutte le volte che la vedo o la sento, la luce si riaccende…

       
  5. LuceOmbrA

    14 settembre 2013 at 07:21

    Non lo so se esista o meno l’anima gemella, credo che esistano delle sintonie più o meno intense. Quello che ti auguro è di incontrare qualcuno che ti metta in luce senza se e senza ma.
    Un sorriso…

     
    • zubenELG

      14 settembre 2013 at 08:34

      E cosa volere di meglio? 🙂 Grazie!
      p.s. sul discorso dell’anima gemella: io ci credo, ma non nel senso di trovarla già fatta e finita. Nell’insieme di persone con cui hai maggiore sintonia, una lo può diventare se si decide di camminare insieme.

       
  6. deconstructingaria

    16 settembre 2013 at 21:33

    Penso che se il tutto va ancora avanti per molto, alla fine diventerà troppo tardi per qualunque cosa.

     

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